La nuova stella del cinema siciliano MIRIAM LEONE in una commedia tutta italiana: L’amore a domicilio di Emiliano Corapi

Miriam Leone è la protagonista assoluta in questa commedia non priva di spunti tragico comici che rispecchiano l’evoluzione della società italiana dallo stereotipo maschilista ad una società dove il maschio ha paura di prendere in mano la situazione.

Lo sguardo di Anna ti ammalia, ti avvolge e così anche Renato, interpretato da Simone Liberati cade nella trappola tesa da Anna (Miriam Leone). Anna è agli arresti domiciliari a casa della madre ma come ogni essere umano la solitudine le sta stretta e così decide di riprendersi la sua vita. In questa piece teatrale che si svolge tra le modeste mura di un appartamento della periferia romana si svolge il dramma dei due amanti Renato ed Anna, sotto lo sguardo benevolo della madre di lei. Ogni giorno squilla il campanello a cui Anna deve assolutamente rispondere per la quotidiana firma di presenza al poliziotto incaricato.

Tra alti e bassi con colpi di scena melodrammatici tra i quali la comparsa dell’ex di Anna, anche lui rapinatore incallito alla ricerca della svolta nella vita si consuma la tragedia interiore di Renato, integerrimo promoter finanziario, che per amore sarà capace di atti criminosi al limite del ridicolo.

Dopo i successi di entrambi gli attori e del regista ci si aspettava qualcosa di più fresco, ma ci siamo dovuti ricredere anche se la sceneggiatura ha ottimi spunti per non annoiare lo spettatore. Certamente Miriam Leone con i suoi modi ci ricorda la Monica Vitti dagli sguardi penetranti e le battute mozzafiato ed è una attrice che farà molto parlare di se.

Ne fa le spese Simone Liberati nei panni dell’impacciato innamorato che vorrebbe scappare ma al cuore non si può controbattere.

La pellicola come tante altre ai tempi del COVID19 esce in questi giorni sul canale TV di Prime video prima che andare in sala, se casomai riuscirà ad andarci.

Ma riportiamo adesso le note di Regia:

Credo che la capacità di mettersi in gioco nelle relazioni affettive e sentimentali sia un tema che tocchi la vita di gran parte delle persone; qualcosa con cui tutti si trovino a fare i conti prima o poi, nel bene e nel male.

Quando ho avuto l’idea de “L’amore a domicilio” ho pensato che questa potesse esplorare in maniera originale e divertente proprio questo tema e il suo dilemma fondamentale, vale a dire se sia meglio lasciarsi andare, rischiando di soffrire, o tenersi alla larga da ogni coinvolgimento, rinunciando però a una parte fondamentale della vita.

La storia, infatti, si incentra sull’impresa maldestra di una persona convinta di poter aggirare quest’antitesi, approfittando della reclusione domiciliare della donna di cui si è invaghito. Avendone la piena disponibilità ed essendo l’unica presenza maschile nella sua casa, pensa di poter superare angosce e insicurezze profonde, che in un contesto normale lo avrebbero fatto fuggire. Ovviamente l’idea, oltre che meschina, è ingenua sino a rasentare l’idiozia. Anche perché – e non è un caso – la donna in cui si è imbattuto è pericolosa, non solo socialmente, ma anche sentimentalmente, avendo risolto il problema in questione con un atteggiamento autarchico che la rende impermeabile agli affetti.

Proprio per la presenza di questi elementi, ho pensato che il film potesse mescolare bene dramma e commedia attraverso una rappresentazione tra favola metropolitana e realtà, dove personaggi pronti a tutto, si muovono, giocando vigliaccamente i propri opportunismi e le proprie debolezze, salvo poi trovarsi a fare i conti con la loro parte migliore, risvegliata proprio da quei sentimenti che pensavano di poter gestire. Nei rapporti, infatti, non ci sono scorciatoie, e una volta che si è deciso di giocare, non è possibile tornare indietro.

[Emiliano Corapi]

Miriam Leone nel 2014 è la protagonista femminile sia del film “Fratelli unici” di Alessio Maria Federici sia de “La scuola più bella del mondo” di Luca Miniero. In seguito, nel 2015, diretta da Giuseppe Gagliardi, è la protagonista femminile della serie tv di Sky Italia ‘1992’ ambientata nella Milano di Tangentopoli, che viene presentata al Festival internazionale del cinema di Berlino. Nella serie interpreta Veronica Castello che diventerà un personaggio iconico. Tra il 2015 ed il 2016 Miriam Leone è la protagonista di ben tre pellicole cinematografiche: “In guerra per amore” con la regia di Pif, “Fai bei sogni”, di Marco Bellocchio e “Un paese quasi perfetto”, di Massimo Gaudioso.

Sempre nel 2016 è tra gli interpreti della produzione kolossal internazionale “I Medici”, serie televisiva incentrata sulla celebre famiglia fiorentina, a cui prendono parte anche Dustin Hoffman e Richard Madden.

Nel 2017 è nuovamente la protagonista femminile di “1993 La Serie “, della seconda stagione di “Non Uccidere” e, insieme a Elio Germano, della miniserie ”In arte Nino”.

Nel 2018 è al cinema come protagonista della commedia dei registi esordienti Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, “Metti la nonna in freezer”.

Nel 2019 è la protagonista femminile del film diretto da Stefano Mordini “Il testimone invisibile” e della serie Sky “1994” per la regia di Giuseppe Gagliardi e Claudio Noce. Nello stesso anno ha girato a Londra il cortometraggio “A cup of coffee with Marilyn”, che è stato selezionato a molti importanti Festival.

Ad aprile dello scorso anno è stata giurata a Cannes Series.

Simone Liberati alla sua prima esperienza interpreta Mirko, braccio destro di Numero 8 in “Suburra” (2014), diretto da Stefano Sollima. L’incontro più entusiasmante è senza dubbio con Roberto De Paolis, un lungo viaggio nel cuore di Tor Sapienza, periferia di Roma, dove è ambientato “Cuori Puri”. Un momento indimenticabile della sua vita, un’esperienza che gli ha permesso di approdare al Festival di Cannes 2017.

Nel 2018 approda alla Mostra del Cinema di Venezia come Zero nel film “La profezia dell’armadillo” per la regia di Emanuele Scaringi.

E sempre nel 2018 gira: “La regola d’oro” regia di A. Lunardelli, “Bangla” regia di P.

Bhuiyan e per ultimo appunto “L’amore a domicilio”.

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