CPH:DOX 17° Copenhagen International Documentary Film Festival (Danimarca) 18 – 29 marzo va online

Approdano al CPH:DOX di Copenhagen in versione ON LINE Welcome Palermo regia di MASBEDO insieme a SELFIE di Agostino Ferrente

Il festival del documentario di Copenhagen è il più importante appuntamento in Scandinavia e anche tra i più importanti nel mondo dedicato ai documentari e conta di un pubblico di oltre 100.000 spettatori. Presenta varie sezioni anche competitive, oltre a concerti, mostre, proiezioni di mercato, panel.

A causa della pandemia COVID-19 però il festival si riconvertito nella versione digitale che  vede sei sezioni del concorso che verranno esperite via web, la disponibilità di film danesi e parte delle sezioni CPH:MARKET, CPH:FORUM, CPH:CONFERENCE e CPH:LAB trasferite online

Dibattiti dal vivo

Sebbene i 160 dibattiti nei cinema di Copenaghen siano stati annullati, ci sono ancora importanti conversazioni da seguire nelle proiezioni dei film digitali – online!

È una parte essenziale di CPH: DOX dare seguito ai film con le intuizioni e le opinioni di esperti, dibattiti, ricercatori e registi, e quindi non vediamo l’ora di presentare per la prima volta un programma di dibattito digitale al festival.

Con il grande sostegno sia dei produttori del film che dei panelisti, presentiamo un totale di 15 dibattiti sulla scia di film molto diversi. Tutti i dibattiti possono essere vissuti gratuitamente e in diretta durante il festival. 16:00 e 20:00 tutti i giorni.

Non vediamo l’ora di accomodarci sul divano e prendere parte a importanti conversazioni sul mondo che non si è fermato, anche se siamo a casa.

Maggiori informazioni : https://en.cphdox.dk/

Tra i film in concorso due dall’Italia il primo il pluripremiato Selfie di Agostino Ferrente che non ha bisogno di ulteriori presentazioni lanciato nella sezione Panorama della Berlinale 2018 e l’altro di un collettivo palermitano. Si tratta di Welcome Palermo.

Welcome Palermo è l’evoluzione formale e narrativa del progetto Videomobile, l’articolata video installazione multi canale concepita e realizzata dai MASBEDO per Manifesta 12 Palermo. Welcome Palermo trae il titolo da un murales che accoglie chiunque arrivi in città dall’aeroporto: un messaggio distopico di benvenuto, che pone la città come soggetto protagonista e non come semplice luogo di cornice.

Fulcro del lungometraggio di circa 80 minuti è il viaggio del Videomobile, un vecchio furgone merci OM degli anni Settanta che gli artisti hanno trasformato in un “carro video”, mezzo di sperimentazione utilizzato per scandagliare il territorio e il cinema d’artista siciliano.

La ricerca, cominciata nel 2018 grazie alle suggestioni elaborate dal team curatoriale di Manifesta 12, ha coinvolto personaggi che hanno lavorato nel mondo del cinema in forma quasi anonima o marginale e indagato figure di spicco del panorama iconico cinematografico, come Vittorio De Seta, Ugo Gregoretti, Luchino Visconti.

Welcome Palermo non è soltanto un approfondimento del materiale raccolto per il progetto di Manifesta 12, ma un’ulteriore evoluzione del processo di ricerca proseguito dagli artisti al termine della manifestazione. Il “carro video” è diventato palcoscenico di nuove performance, azioni e interviste, interessando personalità come il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la Principessa Vittoria Alliata di Villafranca e Valguarnera e la comunità Tamil residente in città.

Il Videomobile dei MASBEDO compie un viaggio fisico attraverso gli archivi e la memoria del cinema di ricerca siciliano e diventa il mezzo grazie al quale la memoria acquista forma e significato nella società contemporanea.

Ma la parte più interessante sono i film della sezione NORDIC che per i paesaggi mozzafiato a cui non siamo abituati ci rapiranno.

Segnaliamo grazie a  due pellicole la prima è SJÄLÖ – Island of Souls che viene presentata in prima mondiale Il film della scrittrice e regista Lotta Petronella si sfiderà con altri 11 film nel concorso NORDIC: DOX Award, una selezione di documentari provenienti dai paesi nordici, che riflettono la diversità dei film con una visione chiara e un tocco personale.

SJÄLÖ, che significa isola delle anime, ha catturato il destino di innumerevoli donne per centinaia di anni isolate nell’ospedale sull’isola di Själö nel Mar Baltico. Con un interesse molto personale e un approccio estetico unico, l’artista finlandese Lotta Petronella si è immersa nella storia dell’istituzione, seguendo le poche tracce rimaste. Esplora il vecchio edificio, i suoi archivi e la contrappone allo splendido paesaggio che lo circonda. Rivivendo questi ricordi nascosti, dà finalmente voce alle donne sconosciute e dimenticate.

Il secondo è un thriller ambientale WOOD, dei registi Monica Lăzurean-Gorgan, Michaela Kirst ed Ebba Sinzinger, in anteprima mondiale al CPH: DOX. Il film sarà proiettato nel concorso F: ACT Award, una line-up di 10 film tra giornalismo investigativo e cinema documentaristico.

Ogni due secondi i taglialegna illegali distruggono boschi delle dimensioni di un campo da calcio. Dalla taiga in Siberia alle foreste primarie della Romania alla foresta vergine in Perù – in tutto il mondo – miliardi di dollari vengono ricavati dal disboscamento illegale. Beneficiando dei prezzi bassi nei negozi di ferramenta e arredamento, i consumatori non sono consapevoli delle origini illegali di questi prodotti. WOOD vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e politica sulle disastrose conseguenze dell’esaurimento delle foreste. Poiché il cattivo stato del “polmone verde” del pianeta ha da tempo assunto proporzioni drammatiche, questo documentario di condanna fa luce sui meccanismi alla base del disboscamento illegale: corruzione politica, indifferenza delle autorità e se il cosiddetto i sistemi di controllo sono in grado di proteggere le comunità dall’avidità individuale.

WOOD segue l’attivista ambientalista Alexander von Bismarck in un viaggio nella taiga russa, dove la deforestazione rappresenta persino una minaccia per l’esistenza della tigre siberiana. Von Bismarck incontra fabbriche anonime nel nord della Cina, dove il legname russo illegale viene trasformato e spedito. Il film ci porta negli Stati Uniti, dove la più grande azienda di pavimenti in legno continua a vendere prodotti dubbi anche se è già sotto inchiesta. Ci troviamo nelle foreste primarie della Romania, qui, un grande uomo d’affari austriaco prepara legname illegale nei parchi nazionali. Le giungle del Perù hanno posto le basi: la mafia del legname sfrutta e terrorizza i proprietari della foresta e, in definitiva, la popolazione indigena.

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