UMBRIA JAZZ WINTER # 27 ORVIETO 28 Dicembre 2019 – l° GENNAIO 2020

Cinque giorni di musica da mezzogiorno alle ore piccole, novanta eventi, sette location nel centro storico di Orvieto, trenta band, più di centocinquanta musicisti, una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano, I numeri dicono molto, di Umbria Jazz Winter dal 28 dicembre al primo gennaio, ma non abbastanza.

Due sono i tratti identitari della manifestazione ad Orvieto presenti anche quest’anno come in tutte le precedenti ventisei edizioni: Il primo, Musica di generi diversi ma sempre di alto livello, Il secondo, Musica diffusa nel tempo e nello spazio, ambientata in alcuni dei luoghi più belli e importanti del centro storico, in una ideale simbiosi di arte, cultura, qualità della vita.

Poche città come Orvieto, frutto di una complessa e affascinante stratificazione di tremila anni di storia, Si prestano così bene a questa operazione, che si traduce nella formula che ha fatto di Umbria Jazz una manifestazione dal fascino unico, Musicalmente, Umbria Jazz Winter cerca di tenere insieme due diversi caratteri, solo apparentemente antitetici ma che, al contrario, riescono a intrecciarsi tra loro con il risultato di dar vita a un prodotto inimitabile. Da un lato, UJW è un festival che si rivolge a un pubblico esperto, curioso, interessato a fruire di una musica che richiede impegno e attenzione, dall’altro, l’atmosfera festaiola che contraddistingue il periodo di Capodanno comporta anche una colonna sonora divertente, adatta a tutti, magari ideale per fare da sfondo a occasioni conviviali, In Umbria Jazz Winter cultura, turismo, arte del buon vivere si sommano e si confondono.

La formula del festival è ormai ben nota ai suoi più assidui frequentatori ed è restata praticamente immutata negli anni per il semplice fatto che ha dimostrato di funzionare, descriverla equivale a raccontare il “percorso” della musica lungo le diverse location del centro storico e nel trascorrere della giornata. Iniziamo dal Teatro Mancinelli che è la sede dei concerti in prima serata, quello che si potrebbe definire il main stage; segue il museo Emilio Greco che ospita i concerti di mezzogiorno, in un ambiente raccolto e raffinato per le proposte più intriganti; ma non dimentichiamo le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, tra cui la Sala Etrusca dedicata ai pianisti, sono gli spazi pomeridiani; musica non stop, da mezzogiorno a notte fonda, al Palazzo dei Sette, dove jazz ed enogastronomia, un’altra eccellenza dell’Umbria, trovano una accattivante simbiosi.

Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival, Il primo è il concerto gospel che segue lo Messa di Capodanno il pomeriggio nel Duomo, i canti religiosi della tradizione afroamericana sono una presenza fissa dei programmi del festival, Il secondo è lo notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti prima e dopo lo scoccare della mezzanotte, Orvieto e Umbria Jazz attendono il popolo del jazz con l’obiettivo di confermarsi evento che si colloca al centro della vita culturale e della attrattività turistica del prossimo inverno.

Segnaliamo adesso gli eventi ed artisti più significativi di questa edizione

GLI ARTISTI DI UMBRIA JAZZ WINTER # 27

“Le canzoni di Mina” DANILO REA, MASSIMO MORICONI, ALFREDO GOLINO

Alla Tigre di Cremona, icona della canzone italiana, è dedicato questo recital, in cui si possono ascoltare in chiave jazz melodie notissime e care agli italiani di più generazioni, Con Rea, altri due musicisti di grande spessore ed esperienza come Moriconi e Golino che hanno collaborato anche loro con Mina in tante canzoni. L’idea del trio di rendere omaggio a Mina è stata tradotta anche in un recentissimo disco, dal titolo “Tre per una”

THE MAGIC ANO THE MYSTERY OF THE BEATLES featuring JOHN SCOFIELD with JAY ANDERSON, LEWIS ASH, UMBRIA JAZZ ORCHESTRA & ORCHESTRA DA CAMERA DI PERUGIA arrangiamenti e direzione GIL GOLDSTEIN

Nell’anno in cui si celebra il cinquantesimo anniversario di “Abbey Road”, Umbria Jazz affida a Gii Goldstein e alla Umbria Jazz Orchestra, con la star della chitarra John Scofield, la rilettura di alcune delle più belle canzoni dei Fab Four- Ospiti speciali, Jay Anderson al contrabbasso e Lewis Nash alla batteria, ovvero una sezione ritmica stellare.

“Tributo a Milt Jcckson e Bobby Hufcherson” JOEL ROSSI WARREN WOLF QUARTET feat, JOE SANDERS e GREG HUTCHINSON VIBES SUMMIT – JOEL ROSSI WARREN WOLFI JOE LOCKE feat, JOE SANDERS e GREG HUTCHINSON

La storia del vibrafono nel jazz si può raccontare – se si semplifica molto, forse troppo – seguendo una linea retta che parte da Lionel Hampton, passa per Milt Jackson e arriva a Bobby Hutcherson e Gary Burton, Dopo aver dunque recitato un ruolo nel percorso evolutivo di tutta la musica afroamericana, negli ultimi anni il vibrafono ha conosciuto una rifioritura grazie ad una nutrita schiera di nuovi interpreti, e tre di questi, di altrettante generazioni, sono presenti a Umbria Jazz Winter, tanto da caratterizzare in modo forte questa edizione. È un omaggio ad uno strumento suggestivo, dal suono caldo e nello stesso tempo etereo, tecnicamente imparentato con le percussioni ma con la “eloquenza” espressiva degna di un pianoforte, e se è raro ascoltare un quartetto con due vibrafonisti, è un evento praticamente unico vedere tre vibrafonisti sul palco!

PAOLO FRESU DEVIL QUARTET

PAOLO FRESU DEVIL QUARTET special guest FRANCESCO DIODATI

PAOLO FRESU DEVIL QUARTET special guest GIANLUCA PETRELLA

PAOLO FRESU TRIO “TEMPO DI CHET”, special guest STEFANO BAGNOLI

Quattro volte Paolo Fresu, a Umbria Jazz Winter, per quella che si potrebbe definire una carte bianche nelle mani di uno dei leader del movimento jazz italiano – e non solo, Tre performance vedono protagonista il Devii Quartet: una con la sua consueta formazione; una seconda in versione “elettrica”, con ospite Francesco Diodati alla chitarra; la terza in modalità “acustica” con special guest Gianluca Petrella al trombone, Il Devii Quartet è stato pensato da Fresu per sviluppare in modo diverso un’idea di quartetto.

La line up del DeviI, con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Della Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, mette insieme autentici specialisti dei loro strumenti ma il risultato finale, come avviene sempre nel jazz ben suonato, è superiore alla somma dei singoli.

Nella quarta performance di Fresu va in scena il trio con Dino Rubino alpianoforte e Marco Bardoscia al contrabbasso per il progetto “Tempo di Chet”, Anche qui, un ospite speciale, Stefano Bagnoli alla batteria.

SULLIVAN FORTNER special guest MICHELA MARINO LERMAN (tap dancer)

SULLIVAN FORTNER TRIO feat, JAY ANDERSON & LEWIS NASH special guest MICHELA MARINO LERMAN (tap dancer)

Con Sullivan Fortner, pianista trentaduenne di New Orleans, Umbria Jazz continua la tradizione di presentare e valorizzare al pubblico italiano i nuovi talenti della scena jazz americana.

In entrambi i casi al suo fianco c’è una artista fuori dall’ordinario: Michela Marino Lerman è una virtuosa della top dance, che in Italia viene comunemente chiamata tip top

JOHN SCOFIELD

John Scofield torna a Umbria Jazz, i cui palcoscenici calca da protagonista fin dalla metà degli anni ’80 (lo band di Miles Davis), e regala al pubblico di Orvieto una solo performance che non è, per lui, un evento molto comune, oltre naturalmente alle tre date con The Magic and the Mystery of the Beatles, con arrangiamenti e direzione di Gil Goldstein. La solo performance di Umbria Jazz è una occasione rara per scoprire una dimensione più raccolta e intima di un grande artista che oggi viene considerato uno dei “big three” virtuosi della chitarra (gli altri sono Metheny e Frisell) emersi nell’ultima parte del ventesimo secolo.

Il JUW #27 non finisce qui e potrete trovare maggiori delucidazioni nel sito:

Home Page

 

Lascia un commento

Top