SPECIALE #ROMAFILMFEST14 #3 – 17 /27 OTTOBRE 2019: (DAY 1)

INIZIA OGGI LA FESTA DI ROMA CON UN NOIR PERVASO DA TONI MELODRAMMATICI  DI NORTON INSIEME ALL’INCONTRO RAVVICINATO A SORPRESA CON ETHAN COEN

(da Roma Luigi Noera con la gentile collaborazione di Francesca Salmeri- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Fondazione Cinema per Roma)

I due temi di questa 14ma edizione, come ha anticipato Antonio Monda qualche giorno fa durante la presentazione della kermesse romana, sono il mondo femminile e la musica. E bisogna dire che entrambi vengono affrontati dalla serata inaugurale nel film di apertura della SELEZIONE UFFICIALE a firma di Edward Norton. Il tre volte candidato OSCAR insieme a Gugu Mbatha-Raw, Willem Dafoe, Bruce Willis è anche il personaggio principale di Motherless Brooklyn Il regista spiega “Il cinema italiano ha avuto un impatto enorme sui miei gusti e le mie aspirazioni da cineasta – ha affermato il regista – e quindi aprire la Festa del Cinema di Roma con il mio film è la realizzazione di un desiderio. È davvero un grande onore e ne sono estremamente felice. E credo che, sebbene si tratti di un’epopea americana e di un noir ambientato a New York, il pubblico italiano sentirà immediatamente la risonanza dei temi nell’ambito del loro vissuto più recente”.

Quello che colpisce lo spettatore è l’interpretazione su cui si regge l’intera pellicola da parte dello stesso regista nei panni di Lionel investigatore privato newyorkese affetto da una singolare sindrome con la quale deve convivere e tenere a bada.

Sottratto alla vita misera di un orfanotrofio dal detective Frank Minna (Bruce Willis) viene da questo cresciuto come un figlio e introdotto al mestiere. Quando questo viene ucciso da sicari e gli muore tra le braccia intraprende un indagine che lo porterà a confrontarsi con la politica newyorkese corrotta. Mentre l’elemento femminile è impersonato da una splendida Gugu Mbatha-Raw, attivista in una associazione cittadina per la difesa della casa. La trama si snoda in forma difficoltosa per la presenza di vari generi oltre il thriller che non convincono del tutto. Sarà pure la lunghezza della storia che poteva essere alleggerita soprattutto nel finale molto contorto e che vira a toni melodrammatici. Certo non siamo ai livelli di Birdman che resta irraggiungibile. La ricostruzione delle scene d’epoca sono il punto di forza della pellicola con risorse per i costumi e l’utilizzo di un parco auto veramente considerevole. D’altronde dalla Festa così come concepita da Antonio Monda è questa è la tipologia di cinema di gnere più congeniale.

Anche quest’anno la Festa punta su molti incontri ravvicinati con esponenti del Cinema e della Cultura che attirano tanto pubblico alla settima arte.

Il primo degli INCONTRI RAVVICINATI ha visto in scena ETHAN COEN che ha scelto a sorpresa un tema originale su cui sviluppare l’attesa presenza. Lo abbiamo scoperto solo una volta in sala: SURGERY!

Come al solito sulla scorta di numerose clip da film sul tema che soprattutto fanno riferimento alla doppiezza del Grande Schermo. Operazioni chirurgiche al volto per appropriarsi di altre identità. Teme sempre esistito e che adesso è riafforato con i nuovi media con il crimine di appropriazione della identità digitale altrui di ignari cittadini. Purtroppo il carattere introverso del personaggio da un lato e il rispetto di questa sua caratteristica non hanno permesso a pieno di sviluppare il tema lasciando il pubblico a mani vuote. Unica nota il sincero attaccamento ad una sua creatura insieme al fratello per il film A SERIOUS MAN che probabilmente è quello che più si avvicina all’indole del regista.

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