SPECIALE #VENEZIA76 #2 – 27 AGOSTO/7 SETTEMBRE 2019: (DAY -10) Le novità della Settimana della Cririca e delle giornate degli Autori a cura di Annamaria Stramondo

(da Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido e Annamaria Stramondo- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Biennale ASAC)

Sempre più autonome le Sezioni a latere della Mostra di Venezia

Sono stati presentati  alla stampa, nel mese di luglio,  i programmi della Settimana Internazionale della Critica (SIC) e delle Giornate degli Autori che si terranno  nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dal 28 agosto al 7 settembre 2019.

In concorso per la 34 Settimana Internazionale della Critica sia per il Premio del pubblico che per il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica sono sette film:

JEEDAR EL SOT | ALL THIS VICTOR di Ahmad Ghossein – Libano /Francia

PARTENONAS | PARTHENON di Mantas Kvedaravičius – Lituania/ Ucraina/Francia

EL PRINCIPE | THE PRINCE di Sebastian Muñoz – Cile/ Argentina/Belgio

PSYKOSIA | PSYCHOSIA di Marie Grahtø-Danimarca/ Finlandia

RARE BEAST di Billie Piper-Regno Unito

SAYIDAT AL BAHR | SCALE di Shahad Ameen-Emirati Arabi Uniti/Iraq/Arabia Saudita

TONY DRIVE di Ascanio Petrini-Italia/Messico

Da luoghi del mondo distanti tra loro, diversi per lingua, tradizioni e realtà, saranno rappresentati thriller di guerra, storie di destini incrociati e sovrapposti, melodrammi di passioni che esplodono in ambienti carcerari, racconti di follie e di suicidi, tensioni e contrasti femminili tra aspirazioni inconciliabili di carriere, amori e autentiche realizzazioni, fiabe di tradizioni feroci e incongruenze di frontiere da attraversare e di identità da ritrovare.

I film in concorso saranno incastonati tra il film d’apertura BOMBAY ROSE di Gitanjali Rao. Regno Unito, India, Francia, Qatar e il film di chiusura SANCTORUM di Joshua Gil. Messico, Qatar, Repubblica Dominicana.

Bombay  viene annunciato come “Un melodramma disegnato immagine per immagine e ispirato all’iconografia delle molteplici tradizioni indiane.”, un Bollywood rosa con tre storie legate tra loro da una rosa rossa

Sanctorum dovrebbe raffigurarci l’apocalisse della natura che si rivolta, in difesa degli ultimi, alla violenza degli uomini.

In concorso per le giornate degli autori sono undici film.

Film d’apertura SEULES LES BETES (ONLY THE ANIMALS) di Dominik Moll- Francia/Germania,

YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala – Sudan/Francia/Egitto/Germania/Norvegia

UN MONDE PLUS GRAND (A BIGGER WOLRD) di Fabienne Berthaud-Francia/Belgio

LA LLORONA (THE WEEPING WOMAN) di JayroBustamante -Guatemala/Francia,

BOR MI VANH CHARK (THE LONG WALK) di Mattie D -Laos/Spagna/Singapore, 2

BARN (BEWARE OF CHILDREN) di Dag Johan Haugerud – Norvegia/Svezia,

5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort –Italia/Belgio/Francia,

BOŻE CIAŁO (CORPUS CHRISTI) di Jan Komas – Polonia/Francia

UN DIVAN A TUNIS (ARAB BLUES) di Manele Labidi-Tunisia/Francia,

ARU SENDO NO HANASHI (THEY SAY NOTHING STAYS THE SAME) di Jō OdagiriGiappone,

LINGUA FRANCA di Isabel Sandoval-Stati Uniti/Filippine

Anche Le Giornate  porteranno sugli schermi del Lido storie dal mondo:una donna scomparsa nella neve,  il destino di chi si sa che morirà a vent’anni, un’antropologa in Mongolia dopo la perdita dell’amore,  La guerra civile del Guatemala, un Generale che attende il giudizio per i suoi crimini, Il fantasma di una vittima di un remoto incidente che guida uno strano vecchio sulle tracce di storie dimenticate, l’innocenza e le colpe degli adolescenti, le responsabilità e la complicità degli adulti, il ritorno alla nuova vita di un vecchio camorrista, la vocazione spirituale, le  colpe e le tragedie di un piccolo centro, la psicanalisi, tra studi francesi e realtà del mondo arabo di Tunisi, un giovane traghettatore, un ponte e una ragazza misteriosa, un’immigrata filippina in realtá transgengender che fainnamorare un ragazzo di origine russe a New York.

Film di chiusura. LE CHEVAUXVOYAGEURS (TIME OF THE UNTAMED) di Bartabas-” Francia,

il “re dei cavalli” con il suo frisone Zingaro dovrebbe concludere con una danza galoppante la selezione degli autori.

Per entrambe le sezioni  saranno proiettati altri film e non è escluso che tra questi si possa scoprire qualche piccola perla, così come è altrettanto probabile che tra quelli delle selezioni in concorso ci sia qualche grossa delusione.

Prima di vedere i film, prima di poterne giudicare regia e interpretazione, montaggio, musiche e fotografia, forzatamente ci si deve affidare a quel che se ne legge in cartelle stampa. L’esperienza insegna a diffidare di giudizi roboanti e cosi “il revisionismo romantico dei ‘Bastardi’ di Quentin Tarantino o la follia di Medea”, “lo smagliante mystery d’autore”, “le voci più originali e affermate del cinema”, “le autentiche rarità”, “uno stordente vortice visivo”, “un film cesellato in un bianco e nero scultoreo”, “un romanzo di formazione lirico e visivamente abbagliante”, potranno rivelarsi opere noiose ed insulse che si faticherà a ricordare.

Spesso purtroppo accade che le sinossi potute leggere prima delle proiezioni deludano, a volte viceversa piccoli film regalano grandi sorprese ma è rarissimo in queste rassegne non subire il fascino delle delegazioni invitate che riescono sempre a trasmettere emozioni. Gli incontri con chi ha lavorato per la realizzazione del film riescono puntualmente ad offrire agli spettatori il senso autentico delle storie narrate.

La settimana della Critica e Le Giornate degli Autori regalano sempre la piacevole sensazione di un viaggio virtuale in altre vite, trasmettono entusiasmo ed empatia, consentono di dimenticare in fretta sbavature e noie, aspettative deluse e li limiti d’imperizia.

Annamaria Stramondo

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