Direttamente da CANNES:The Dead don’t die – la recensione di Marina Pavido

Presentato come film d’apertura al Festival di Cannes 2019, I Morti non muoiono è l’ultima fatica del cineasta statunitense Jim Jarmush. Se, dunque, già nel 2013, con Solo gli Amanti sopravvivono, il regista aveva iniziato a strizzare l’occhio al cinema di genere, eccolo dedicarsi, questa volta, all’affascinante mondo degli zombie.

Tutto è ambientato all’interno di una piccola cittadina americana popolata da poco più di settecento abitanti. L’asse terrestre si è inevitabilmente spostato e tutto ciò ha portato dietro di sé inevitabili conseguenze. È così che, dunque, accadono piccoli, inspiegabili furti, che gli animali domestici spariscono senza alcun motivo e che il sole sembra non voler tramontare mai. Allo stesso tempo, anche i morti iniziano pian piano a risvegliarsi e sarà compito di due agenti del luogo (Bill Murray e Adam Driver) fronteggiare la loro invasione. Quali risvolti avrà la cosa?

Se, sin dai primi momenti, si nota tutto lo stile di Jarmush con una regia composta principalmente da inquadrature statiche, colori saturi e un gradito commento musicale dalle note country composto da un brano intitolato The Dead don’t die, ben presto il presente I Morti non muoiono finisce inevitabilmente per sgonfiarsi come un palloncino.

La colpa di ciò è da attribuire in primis a una sceneggiatura ricca di elementi già visti e che arranca stancamente fino al finale, per una storia in cui la sostanza è davvero poca.

Se a tutto ciò aggiungiamo anche personaggi precedentemente tirati in ballo e decisamente mal sfruttati (primo fra tutti, la misteriosa forestiera che ha da poco rilevato l’agenzia di pompe funebri, impersonata da Tilda Swinton), ecco che I Morti non muoiono finisce inevitabilmente per deludere le aspettative persino degli spettatori più affezionati.

A poco servono, dunque, la sottile e gradita ironia di fondo, così come le varie battute a carattere metacinematografico. Questo ultimo lavoro di Jarmush, di fatto, non riesce, malgrado gli sforzi, a convincere fino in tutto e per tutto.

Marina Pavido

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