Finalmente in Italia un film argentino : L’ange di Luis Ortega – la recensione di Anna Piccini

Presentato l’anno scorso al 71mo Festival de Cannes nella Selezione Un Certain Regard L’Ange ripercorre una storia vera

 Buenos Aires, 1971. Carlitos è un adolescente di 17 anni dalla faccia angelica. Quello che vuole l’ottiene. Al liceo incontra Ramon e insieme formano un duo dal fascino velenoso. I furti, le bugie, anche uccidere diventa presto un loro modo di esprimersi. Come e’ possibile che un ragazzino con i boccoli biondi, labbra alla Marylin Monroe, aspetto angelico ed inoffensivo, possa rapinare, uccidere, stuprare, sequestrare, senza un minimo di sussulto emotivo? La storia, vera, ci dice che e’ possibile. L’allora diciassettenne Carlito in un solo anno si guadagnò un curriculum criminale di tutto rispetto. Prima di essere arrestato e condannato al carcere a vita (e’ tuttora vivente, ed e’ l’ergastolano più longevo di Argentina). Il film sorvola sugli stupri e sui sequestri di minori, interessato di più a rendere l’ambiguità sottile del personaggio e i meandri del suo pensiero malefico. E ci riesce, sostanzialmente tenendo sempre in mano la attenzione dello spettatore. Straordinario il protagonista, Lorenzo Ferro, al suo esordio sul grande schermo.

Lascia un commento

Top