SPECIALE 69ma #BERLINALE #9 – 7/17 FEBBRAIO 2019: (DAY 7 )

(da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)

Alle battute finali della Berlinale targata Dieter Kosslick l’outsider israeliano Navad Lapid non convince con un ridondante pseudo manifesto della avanguardia cinefila

Atteso in  CONCORSO l’ultimo film tutto al femminile di Isabel Coixet che però apre troppe falle sia nel linguaggio cinematografico che nello script e non ultimo nella recitazione delle protagoniste Elisa y Marcela. La regista adotta il bianco e nero senza risultati convincenti in una serie di “cartoline” della storia travagliata di due donne argentine alla fine del secolo diciannovesimo che pur di amarsi si fanno sposare da un prete. Non c’è pathos nel film che si attorciglia su una trama improbabile. Insomma una esperienza da dimenticare della regista che ha collezionato tanti flop ma continua per la sua strada. Ricordiamo che nel 2015 con Nobody Wants the Night inaugurò la Berlinale dirigendo Juliette Binoche che adesso la deve giudicare! Ricordiamo che tra i tanti film ha diretto in un intima storia sempre al femminile Emily Mortimer nel 2017 in La Casa dei Libri, dove da sfoggio delle sue qualità che a questa Berlinale non sono però venute fuori. Altra prova deludente sebbene attesa Synonymes dell’israeliano Nadav Lapid che nel suo film sparge metafore su una storia di un giovane ebreo che vuole rinunciare alle sue origini. Ci ha spiegato che è stato un film molto complesso soprattutto nella postproduzione, ma ci chiediamo se è verosimile che un ebreo rinunci alle sue origini. Anche questo un film cinefilo dell’avanguardia che non convince ma che ha tanti spunti sebbene soffre proprio nel montaggio.

All-focus

Ai TALENTS seconda masterclass con la presenza di un attrice che non ha bisogno di presentarsi: BERLINALE HOMAGE: THE LOOK – CHARLOTTE RAMPLING

Riprendendo il titolo del doc  Charlotte Rampling: The Look Conversando con Charlotte Rampling film di Angelina Maccarone del 2011. Condotta dal critico Peter Cowie, assiduo collaboratore delle Master Class della Berlinale, un ingaggio scherzoso con l’attrice che ha interpretato nel bene e nel male oltre ottanta film, alcuni memorabili, alcuni come protagonista, ma sempre amante della settima arte.

Molte le interpretazioni in film diretti da italiani: uno per tutti La caduta degli Dei (1969), dove  il grande mestiere di Visconti e la sua grande capacità di fare cinema riescono a costruire uno spettacolo di forte efficacia nell’insieme. Tanti aneddoti raccontati nella platea del HUA con disinvoltura che hanno fatto sorridire il pubblico. Una leggerezza dell’animo che anche in film impegnativi viene fuori prepotentemente.

La Berlinale le ha attribuito il Premio alla carriera con una carrellata dei film più importanti e non ultimo 45 anni di Andrew Haigh presentato in concorso qualche anno fa proprio alla Berlinale.

Noi la ricordiamo per i nostri film quali: Le chiavi di casa ovvero Il viaggio in terra tedesca di Amelio del 2004. Ma soprattutto per Il portiere di notte, Un ruolo memorabile per Charlotte Rampling nel film di Liliana Cavani del 1974 e Giordano Bruno – La vita e le opere di Giordano Bruno nel film di Giuliano Montaldo del 1973 e Addio fratello crudele di Giuseppe Patroni Griffi del 1971. Quindi una attrice legata molto alla cinematografia italiana e ne siamo fieri.

4162-010A.psd

La sua bravura non ha confini e lo dimostra come alcuni film vivono grazie a Charlotte. Ne è esempio uno degli utimi: Hannah dove Pallaoro dirige Charlotte Rampling con gran successo nel 2017, oppure il più recente Red Sparrow di Francis Lawrence del 2018. La sua carriera non finisce qui e sono in arrivo nel 2019

WOODY ALLEN DIRIGE LA RAMPLING

DUNE Il reboot diretto da Denis Villeneuve, Benedetta La storia di Benedetta Carlini in un film di Paul Verhoeven, L’Ospite Tutti contro uno spirito maligno, uUn film di Lenny Abrahamson del 2018 e Valley of the Gods Una visione affascinante dell’America di Lech Majewski sempre del 2018.

Lascia un commento

Top