LORO 1 di Paolo Sorrentino

Rifiutato dal Festival di Cannes, è già uscito nelle sale la prima parte di LORO di Paolo Sorrentino.

Si è detto molto di questo nuovo sconvolgente film del regista Paolo Sorenttino bandiera italiana all’estero. Tra qualche giorno uscirà la seconda parte ed allora Vi raccontiamo la prima. Con la sceneggiatura del compagno di avventure cinematografiche di sempre Umberto Contarello, lo spettatore entra con un idea in sala e ne esce con un’altra. Già la scelta di un film in due parti ha fatto parlare anche a sproposito. Film onirico e simbolico. La prima scena riguarda un agnello sacrificale. E poi vengono le scene di uno spaccato del Bel Paese ai tempi di LUI. Tutti lo inseguono come una chimera. Tutti lo vogliono toccare, avvicinarsi con ogni mezzo anche  impossibile. Lo spaccato di una società, quella italiana, in decadimento socio culturale e morale. In quasi due ore di film la prima parte è ripugnante perché parla di quello che siamo stati noi ai tempi di Berlusconi. La seconda parte più intima ci racconta di un condottiero senza armi. Un uomo solo che cerca di accattivarsi ancora una volta il sostegno della moglie, di cercare disperatamente una compagnia negli anni bui della decadenza politica. Uno splendido Tony Servillo si immedesima ancora una volta nel potere assoluto (non dimentichiamo la sua interpretazione in IL DIVO). Come si esce da questo groviglio di emergere dalla palude morale? Forse nella seconda parte troveremo una risposta.

Adesso sappiamo che Silvio è stato aiutato da un popolo intero a raggiungere i tristi traguardi che ha conquistato. Forse per questo la critica è stata tiepida se non ostile. Insomma l’ennesimo film che ti colpisce nel profondo realizzato da Paolo Sorrentino e con l’aiuto del visionario Umberto Contarello ci ha colpito con frecciate da chiederci (come ci si chiede nel film) se saremo capaci di guardarci allo specchio.

L’altra figura che emerge interpretata da Scamarcio è appunto l’italiano che vuole emergere dalla palude morale in cui sguazza, senza riuscirci, anzi sprofondando sempre più nelle sabbie mobili della amoralità.

Siamo curiosi di conoscere la seconda parte in uscita la prossima settimana. Sotto questo aspetto Sorrentino ha fatto una scelta di campo per permetterci di riflettere e rialzarci.

Luigi Noera

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