Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico: I Premi

Alla seconda edizione di Animavì – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico trionfa Il corto russo “Brutus”, di Svetlana Filippova mentre il Premio del pubblico va al corto italiano “Confino”, del siciliano Nico Bonomolo.

Si è tenuta nel centro storico di Pergola (Pesaro – Urbino) nel giardino di Casa Godio e in numerose altre location, dal 12 al 16 luglio 2017 la seconda edizione di ANIMAVÌ – Festival Internazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica del più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. Sono stati assegnati i premi finali del festival, da parte della Giuria composta dallo scrittore e poeta Nino De Vita, dal regista svizzero Georges Schwizgebel e dall’attrice e regista Valentina Carnelutti.

Bronzo Dorato per il miglior film d’animazione al corto russo “Brutus”, diretto da Svetlana Filippova. I Premi Speciali della Giuria sono stati assegnati a “Mr. Sand”, di Soetkin Verstegen (Belgio/Danimarca), al corto polacco “Summer 2014”, di Wojciech Sobczyk e al portoghese “Soot”, di David Doutel & Vasco Sà. Il Premio del Pubblico, che durante le serate di proiezione ha potuto esprimere il proprio voto su tutti i film in concorso, è andato all’italiano “Confino”, di Nico Bonomolo, premio ritirato dall’autore delle musiche, Gioacchino Balistreri. Il Premio Speciale assegnato dagli ospiti di Casa Godio è andato al corto australiano “A Photo of me”, di Dennis Tupicoff.

Altri, prestigiosi, premi sono stati consegnati a: Aleksandr Sokurov, che ha ricevuto il Bronzo Dorato alla Carriera 2017; Nino De Vita, Bronzo Dorato all’arte Poetica; Georges Schwizgebel, Bronzo Dorato all’arte Animata; Marco Paolini, Bronzo Dorato all’arte Teatrale e Ninetto Davoli, Bronzo Dorato all’arte della Recitazione.

Tanti gli ospiti del festival, dal disegnatore e regista Sergio Staino, all’attore e regista Marco Paolini – che ha portato a Pergola in conferenza-spettacolo il suo Techno-Filò. Technology and me – agli attori Ninetto Davoli e Valentina Carnelutti, ai poeti Nino De Vita e Umberto Piersanti, ai tanti registi in concorso. Ospite d’eccezione il Maestro svizzero Georges Schwizgebel, che ha realizzato la locandina del festival, regista di fama internazionale premiato nei festival di tutto il mondo, da Cannes ad Annecy, autore di oltre venti cortometraggi d’animazione. A condurre le serate, Luca Raffaelli, giornalista, saggista, sceneggiatore e uno dei massimi esperti di fumetti e animazione in Europa. Animavì – che vanta il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte, insieme a contadini, minatori, ex emigranti e partigiani – vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazione mainstream.

Animavì è un evento realizzato grazie all’organizzazione di Mattia Priori, Leone Fadelli, Silvia Carbone e dall’associazione culturale Ars Animae. Il festival ha ricevuto la seconda Medaglia di riconoscimento del Presidente della Repubblica ha il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Regione Marche; Provincia di Pesaro e Urbino; dei Comuni di Pergola, San Lorenzo in Campo, Frontone e Serra Sant’Abbondio; Accademia del Cinema Italiano Premio David di Donatello; SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani; ASIFA Italia; Fondazione Marche Cultura.

Nel corso della manifestazione il Bronzo Dorato alla Carriera 2017 è andato al regista russo Alekandr Sokurov. Tra gli ospiti, il regista svizzero Georges Schwizgebel – che ha realizzato la locandina del festival – Sergio Staino, Marco Paolini – con il suo Techno-Filò. Technology and me – Ninetto Davoli e Valentina Carnelutti, i poeti Nino De Vita e Umberto Piersanti e i tanti registi in concorso. Erano Sedici le opere in concorso da tutto il mondo, successo al workshop di animazione poetica tenuto dalla regista Anna Shepilova. Ma anche mostre, workshop, reading, musica dal vivo, una tavola rotonda e il #fuorifestival con street food.

A contendersi il Bronzo Dorato, prezioso trofeo artistico ispirato all’omonimo gruppo equestre di epoca romana e simbolo della cittadina marchigiana, 16 opere di animazione provenienti da tutto il mondo, dall’Australia alla Svizzera – con “Aubade”, di Mauro Carraro – passando per l’italiano “Confino”, di Nico Bonomolo, che si avvale delle musiche di Gioacchino Balistreri, inserito nella long list per i Premi Oscar 2018 e candidato ai Globi d’Oro della Stampa Estera in Italia, ma anche lavori da Spagna, Francia, Russia, Cina, Corea del Sud, Polonia, Lettonia, Portogallo e Danimarca. La Croazia sarà rappresentata da “1000”, del fumettista e regista Danijel Žeželj.Lavori che saranno giudicati dalla Giuria composta dallo scrittore e poeta Nino De Vita –autore, tra gli altri, del volume La casa sull’altura, illustrato da Simone Massi e pubblicato da Orecchio Acerbo; dal regista Georges Schwizgebel e dall’attrice e regista Valentina Carnelutti.

Il festival ha avuto un preludio, a ingresso gratuito, mercoledì12 luglio presso il Borgo di Montalfoglio, a San Lorenzo in Campo, con la serata dedicata al regista russo Aleksandr Sokurov (Madre e Figlio; Moloch; Il Sole; Arca Russa; Faust – Leone D’Oro a Venezia 2011), che il festival ha appunto premiato con il Bronzo Dorato alla Carriera 2017. A seguire, la proiezione del suo ultimo lungometraggio, Francofonia. Quindi gli ospiti musicali, il gruppo Hombre all’ombra, lo spettacolo di circo e magia muto, ma tutt’altro che silenzioso, del gruppo L’abile teatro e un incontro speciale, con reading, con Valentina Carnelutti.

L’ultima giornata del festival –domenica 16 luglio – ha visto presso Palazzo Bruschi la tavola rotonda su ‘Il Cinema di Animazione Poetico’, a cura della redazione di Film Tv con il direttore della rivista, Giulio Sangiorgio e Pierpaolo Loffreda, Georges Schwizgebel, Anna Shepilova e i registi in concorso.

Animavì –vanta il supporto di numerose figure di spicco della cultura e dell’arte, insieme a contadini, minatori, ex emigranti e partigiani – vuole soprattutto rappresentare a livello internazionale il “cinema d’animazione artistico e di poesia”, quel genere di animazione indipendente e d’autore che si propone di raccontare per suggestione, prendendo le distanze in maniera netta dall’animazione mainstream.

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