In Uscita nelle sale italiane il 16 marzo La Bella e la Bestia: la Disney ci fa tornare bambini

Dopo i numerosi successi di altri remake di cartoni animati tra i quali Cenerentola, Maleficient, Alice in Wonderland, etc prodotti sempre dalla potente industria cinematografica americana, è di prossima uscita Beautynull and the Beast, remake del cartone originario datato 1991 basato sulla omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che prendeva alcune idee dall’omonimo film del 1946 diretto da Jean Cocteau. Ricordiamo che un remake è già uscito nel 2014; è il film fantasy francese scritto e diretto da Christophe Gans, con protagonisti Vincent Cassel e Léa Seydoux. Adesso la Walt Disney dopo vari rinvii ha selezionato un cast notevole tra i quali spiccano Emma Watson, Dan Stevens e Luke Evans nullcon la regia del premio Oscar Bill Condon. L’attrice protagonista Emma Watson si è scrollata così il ruolo che rivestito in Harry Potter, l’attore protagonista Dan Stevens viene così lanciato nel mondo degli Studios accanto all’attore teatrale Luke Evans il quale ha alle spalle vari sequel de Lo Hobbit. Le musiche, composte da Alan Menken, sono stupende così come la parte necessariamente di animazione, ma ci sono anche sequenze spettacolari di action movie. Quelli che convincono di meno sono i personaggi in carne ed ossa trasformati dalla maledizione, quando rientrano nei loro panni. C’è poi la novità dell’inserimento di un personaggio omosessuale Le Tont la quale ha già ha provocato sia in America, ma anche in Russia reazioni.

nullIn Russia la pellicola verrà infatti vietata ai minori di 16 anni sulla base di una legge di tutela dei minori. Al riguardo il personaggio è introdotto in maniera così innocua e naturale che ci sembra sia più che altro una guerra commerciale tra Russia e America. Insomma la Walt Disney si adegua ai tempi moderni. Quello che colpisce in questo Musical che è anche per certi versi un Colossal, per il numero di comparse impiegate in alcune scene, è l’omaggio ai musical anni ’60 con colori sgargianti dei costumi e della scenografia che danno il senso di felicità dei personaggi anche se imprigionati nella maledizione che ha colpito il Principe Azzurro. La storia è

nullmolto semplice e ruota su personaggi visti in tante pellicole di successo. C’è appunto Bella, amante di buone letture, che vive insieme all’anziano padre in un villaggio che le sta stretto. C’è poi il pretendente di animo cattivo Gaston ed il suo amico Le Tont. C’è un intero villaggio che si lascia trascinare dal cattivo Gaston, e c’è il Principe caduto in disgrazia pernull

un maleficio. I personaggi più simpatici sono i vari candelabri, brick e tazzine, orologi etc in cui sono stati trasformati dal maleficio che la grafica computerizzata rende vivi nullmettendo in evidenza in ognuno di loro una peculiarità del carattere. Altra particolarità sono alcune scene come quella notturna nel bosco dove scorrazzano e fanno da padrone un terrificante branco di lupi. Queste scene ti coinvolgono, anche se stai accompagnando i tuoi giovanissimi nipoti a vedere una fiaba. La Disney ha quindi utilizzato tutti i mezzi linguistici di cui dispone prendendo da generi diversi per far si da farne un evento di sicuro successo al box office. Qualcuno ha detto che solo alla Disney è permesso di fare simili operazioni, sarà anche vero ma oltre al successo ci sono i valori di umanità che la pellicola trasmette alle nuove generazioni e non solo.

Ovviamente vissero felici e contenti . . .

Luigi Noera

Lascia un commento

Top