Speciale Cannes 2016 – la Croisette si prepara ad accogliere dai cinque Continenti i cineasti di ieri e di domani

da Cannes Luigi Noera – Mercoledì 11 Maggio (DAY 1) – Foto per gentile concessione del Festival de Cannes.
Alle 19,00 si inaugura al Gran Théatre Lumiére la 69esima edizione del Festival di Cannes presentata quest’anno dall’attore Laurent Lafitte che ha accettato di ricoprire il ruolo di maestro di cerimonie per questa 69esima edizione. L’attore e comico presenterà anche la cerimonia di premiazione e di chiusura di domenica 22 maggio. Interprete di Un pensionnaire della Comédie-Française nel 2012, nel 2011, è stato maestro di cerimonia per la 25esima Nuit des Molières. Fa parte del cast del film in concorso Elle del regista olandese Paul Verhoeven e sta attualmente lavorando nell’ultimo film Au revoir là-haut di Albert Dupontel. La pellicola

prescelta per la serarta inaugurale è dell’inossidabile Woody Allen che presenta un storia d’amore ambientata nel Jet set anni 30 americano: Cafe Society. Ecco allora che a poche ore dall’inaugurazione della 69esima edizione del Festival di Cannes, che è il Festival per eccellenza, e sullo sfondo della Capri dorata del Poster 2016 diamo una panoramica sintetica di questa kermesse attesa tutto l’anno da chi ama la settima arte. Intanto le 134 pellicole selezionate tra lungometraggi e cortometraggi sono un numero notevole e stabile rispetto all’anno scorso (133). Stiamo parlando della migliore produzione attuale mondiale e di tendenza. La notizia dell’ultima ora è che la Palma d’oro ad onorem è andata a Jeann-Pierre Léaud a suo tempo giovane interprete di I 400 colpi d

ell’allora esordiente Truffaut. Il geniale cineasta è diventato un cult della cinematografia francese, con i successivi film dove il giovane Antoine è il protagonista ma anche l’alter ego dello stesso Truffaut. Antoine et Colette (1962), Baci rubati (1968), il domicilio coniugale (1970) e L’Amour en fuite (1979), per ricordare i film che lo hanno visto crescere. L’occasione per la consegna dell’onorificenza sarà la cerimonia di chiusura del 22 maggio. Altro omaggiato di Cannes sarà Robert De Niro che verrà accolto il 16 maggio nel Grand Théâtre Lumière del Palais des Festivals per la proiezione unica e speciale nella Selezione Ufficiale di Hands of Stone del regista venezuelano Jonathan Jakubowicz. E’ la storia comune del pugile panamense Roberto Duran (Edgar Ramírez) e manager e allenatore Ray Arcel (Robert De Niro) che sta per portarlo ai più alti successi in tutto il mondo del ring negli anni ’70 e anni ’80, durante i quali combatte contro leggendari pugili come Sugar Ray Leonard.  “Sono entusiasta di tornare a Cannes soprattutto con questo film di cui sono così orgoglioso e non vedo l’ora di vedere i miei amici provenienti da tutto il mondo del cinema a unirsi a noi per questo evento divertente”. Un altro evento speciale è la Masterclass che verrà tenuta il 18 maggio da William Friedkin che spiegherà il suo cinema.Autore di masterpiece come Sorcerer nel 1977 e film pietre miliari negli anni ’70 e anni ’80: The French Connection (1971) e L’esorcista (1973) insieme a Cruising (1980) e To Live and Die in L.A. (1985). Passiamo ai numeri di Cannes. A cominciare dalle 21 opere in Concorso e le 17 opere Fuori Concorso. Mentre nella interessante sezione Un

Certain Regard, scopritrice di nuovi talenti, sono 18 di cui 7 opere prime. Nell’altrettanta interessante selezione Cinefondation / Cannes Court Metrage presieduta dalla giapponese Naomi Kawase ( AN – I Dolci della Signora Toku) sono nel complesso 28. Nella sezione autonoma collaterale Quinzaine de Realisateurs giunta alla 48esima edizione sono 18 i lungometraggi e 11 i corti mentre la

Semaine della Critique presenterà 10 lungometraggi e 11 corti. Quest’ultima sezione è arrivata alla sua 55esima edizione. A queste pellicole bisogna aggiungere le 38 opere della sezione Cannes Classics e le 8 pellicole del Cinéma de la Plage. Anche quest’anno infatti ci sono tante ricorrenze con omaggi ai grandi del cinema del passato cominciando con Raymond Depardon (Francia) passando per Frederick Wiseman (USA), ma anche all’italiano Mario Bava con Terrore nello Spazio del 1965 e il messicano Arturo Ripstein con Tiempo de Morir del 1966.

Passiamo ai cineasti che si contenderanno la Palma d’Oro di questa 69esima edizione. Quattro francesi (Dumont, Assayas, Garcia, Guiraudie), due rumeni (Mungiu e Puiu), due inglesi (Arnold e Loach), uno spagnolo (Almodovar), un danese (Winding Refn), un olandese (Verhoeven), una tedesca (Maren Ade) e un duo belga (i fratelli Dardenne), sono la colonna portante del Festival tutti provenienti dall’Europa che domina la selezione con 13 film in gara. Il Nord America sarà rappresentato da quattro titoli (Dolan, Jarmusch, Penn, Nichols), l’Asia ha due registi in lizza (Chan-wook e Mendoza) e il Sud America gareggia con un solo contendente (Mendonça Filho). Per quello che ci riguarda la

rappresentante italiana è Valeria Golino nominata nella giuria della selezione ufficiale insieme agli attori francesi Vanessa PARADIS e Arnaud DESPLECHIN, agli attori Mads MIKKELSEN (DK) e Donald SUTHERLAND (Canada), il produttore iraniano Katayoon SHAHABI, il prestigioso regista ungherese László NEMES autore del pluripremiato Il figlio di Saule ed ovviamente il Presidente George MILLER. Per il nostro cinema è stato

selezionato Riccardo Scamarcio nel film PERICLE IL NERO di Stefano Mordini a rappresentare l’Italia nella selezione Un Certain Regard. Qui però è presente il giovane cineasta olandese Dudok De Vit che con la sua Tartaruga Rossa potrebbe aspirare alla vittoria.. La giuria di questa sezione è presieduta dall’attrice svizzera Marthe Keller, coadiuvata dalla regista e produttrice austriaca Jessica HAUSNER, dall’attore e produttore messicano Diego LUNA, dal regista svedese Ruben ÖSTLUND e dall’attrice francese Céline SALLETTE. Ma la rappresentanza italiana non finisce qui infatti, a riprova della vitalità del cinema italiano considerato così anche dai francesi, ritroviamo un trio invidiabile nella selezione dei Quinzaine des Realisateurs con Marco Bellocchio con Fai Bei Sogni, l’outsider Claudio Giovannesi con Fiore e Paolo Virzì con La Pazza Gioia. “I magnifici tre” Bellocchio – Giovannesi – Virzì dovranno vedersela con gli altrettanti bravi registi J. Lafosse, C. Barras, Laura Poitras. Ma anche con cineasti del calibro di Pablo Larrain che presenta Neruda. Sono presenti altri tre italiani nelle varie sezioni. Uno nell’altra sezione autonoma collaterale della Semaine della Critique nella quale per l’Italia viene

presentato il visionario I Tempi Felici Verranno Presto di Alessandro Comodin che utilizza un linguaggio innovativo.  Gli altri due sono il corto in competizione IL SILENZIO di FARNOOSH SAMADI & ALI ASGARI ed il corto del Programma Cinefondation LA SANTA CHE DORME realizzato da LAURA SAMANI del Centro Sperimentale di Cinematografia. Stiamo quindi parlando di una nuova generazione di cineasti.

Quest’anno il compito di presiedere la Giuria che dovrà assegnare la Camera d’Or è andato a Catherine Corsini, Direttrice della Sociétè des Réalisateur de Films – SRF, fra le opere prime insieme alle altre della Selezione Ufficiale ( due Fuori Concorso e 7 delle pellicole di Un Certain Regard), 7 della Semaine della Critique e delle 6 di Quinziane per un totale di 22 opere prime selezionate nel 2016. Il minor numero rispetto al 2016 è dovuto alla scelta di tornare ai vecchi splendori del cinema di cineasti per  così dire e nel pieno della maturità come Loach. Invece è stato promosso il geniale Dolan vincitore di due Festival fa con lo strepitoso Mommy. Da lui ci aspettiamo molto.
A questo punto non resta che attendere dal cosiddetto ombelico del mondo del cinema il verdetto della prestigiosa Giuria presieduta da George Miller, mentre ai nostri cineasti di ieri e di domani diciamo in bocca al lupo!

Lascia un commento

Top